ESITI DI USTIONE

Esiti ustioneLe ustioni profonde esitano generalmente in cicatrici patologiche, ipetrofiche o cheloidee, fortemente anelastiche e retraenti, tali da determinare danni estetici e limitazioni funzionali, in relazione alla sede.

Per cicatrice ipertrofica s’intende una cicatrice aumentata di spessore, dura, liscia, lucente, di colore rosso acceso, con i margini che continuano con la cute sana.

Per cicatrice cheloidea s’intende una cicatrice ipertrofica esuberante sia in spessore che in larghezza, molto dura e rossa, con i margini che debordano nella cute sana circostante con digitazioni.

La cicatrizzazione patologica costituisce la più frequente complicazione di un’ustione profonda. Per tale motivo è parte del trattamento dell’ustionato la prevenzione della loro formazione, per quanto possibile e la loro cura.

Il trattamento degli esiti di ustione è di tipo conservativo e chirurgico.

Il trattamento conservativo consiste nell’utilizzo di creme per un massaggio quotidiano delle zone interessate per almeno 3-6 mesi e/o bendaggi con fogli di silicone che svolgono un’azione compressiva e di ammorbidimento delle cicatrici. La compressione precoce delle aree ustionate è fondamentale. Vestiario e bende elasto-compressive vengono confezionate su misura per esercitare sulle zone ustionate guarite e sulle cicatrici una pressione omogenea ed efficace a contrastarne il progressivo sviluppo. Anche la fisioterapia dev’essere precoce per conservare il massimo allungamento delle aree cicatriziali interessanti le articolazioni così da combattere la loro retrazione. La massoterapia, ovvero il trattamento con i massaggi, viene attuato dopo l’avvenuta completa riepitelizzazione delle aree ustionate, applicando creme, pomate, emollienti, idratanti, elasticizzanti la cute. La massoterapia contribuisce ad ammorbidire, appiattire e a rendere più elastica l’area cicatriziale.

Le terapie chirurgiche si fondano sulle tecniche di base della chirurgia plastica: lembi, innesti, plastiche a Z, espansione cutanea, etc. Queste tecniche hanno lo scopo di sostituire il tessuto cicatriziale, retratto e scarsamente estensibile, con tessuto di migliore qualità, non cicatriziale, al fine di ottenere un miglioramento funzionale e benefici estetici. In particolare, le cicatrici retraenti possono essere sbrigliate con tecniche di plastica a Z o a W multiple.

Nella nostra Unità Operativa vengono applicate le moderne tecniche chirurgiche di induzione percutanea di collagene autologo (mediante l’utilizzo di un dispositivo dedicato) e di nano-lipofilling (prelievo di tessuto adiposo e infiltrazione della componente rigenerativa in esso contenuta).