ONCOLOGIA CRANIOFACCIALE
Le neoplasie che possono interessare il distretto craniofacciale in età pediatrica sono molteplici e possono originare da strutture specifiche dell’area come il cervello, gli occhi o i tessuti dentari ma possono anche essere la semplice localizzazione di neoplasie ubiquitarie del corpo (sarcomi, linfomi, osteomi, ecc).
Nei primi 5 anni di vita le forme maligne sembrano essere più frequenti rispetto a quelle benigne: le cellule embrionali in questa fase di vita possono generare una grande varietà di neoplasie.
Dopo i 5 anni di vita i tumori che interessano quest’area sono statisticamente maggiori nella forma benigna che in quella maligna: i tumori benigni sono quasi sempre di interesse chirurgico, di contro i tumori maligni presentano quasi sempre una indicazione terapeutica medica e non chirurgica.
Ad eccezione dei tumori cerebrali, i tumori sia benigni che maligni del distretto craniofacciale provocano una anomalia o un rigonfiamento presso l’area di insorgenza: ciò è dovuto alla rapida espansione con conseguente deformità delle strutture adiacenti alla massa. Le neoplasie cerebrali invece durante l’espansione alterano il tessuto cerebrale e possono causare disturbi funzionali o cognitivi di diverso grado; questo è dovuto sia alla loro espansione e conseguente compressione delle strutture cerebrali sia al fatto che le neoplasie maligne possono distruggere il tessuto sano.
La diagnosi si esegue sempre con esami radiografici, ma per avere la certezza definitiva è imperativo eseguire una biopsia.
Nei casi in cui si renda necessario effettuare un’asportazione completa della massa è altrettanto tassativo procedere a una ricostruzione immediata delle strutture alterate dalla neoplasia per consentire un normale sviluppo.
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