Adolescenza e identità: il riflesso di sé nello specchio della vita
Adolescenza e identità: il riflesso di sé nello specchio della vita
L’adolescenza è un viaggio di trasformazione, una fase intensa della vita in cui il corpo, la mente e le emozioni subiscono cambiamenti profondi. Questo periodo, che inizia intorno agli 11-12 anni e si conclude verso i 20-22 anni, è segnato da un turbinio di esperienze, insicurezze e scoperte.
Il corpo si trasforma rapidamente, e con esso si evolve la percezione di sé. Come sosteneva il filosofo Maurice Merleau-Ponty, “il corpo è il veicolo dell’essere nel mondo”. In adolescenza, questa affermazione assume un significato ancora più profondo: il corpo diventa uno strumento di comunicazione, un biglietto da visita per relazionarsi con il mondo, un’ancora di identità in continua definizione.
Il peso dello sguardo altrui e la costruzione del Sé
Charles Horton Cooley, nel 1902, introdusse il concetto del “Sé visto allo specchio”, secondo il quale la nostra identità è plasmata dal modo in cui crediamo di essere percepiti dagli altri. In adolescenza, questa dinamica si intensifica: il confronto con i coetanei e il desiderio di accettazione diventano centrali. L’immagine corporea assume un ruolo chiave e il divario tra il Sé reale e il Sé ideale può generare frustrazione, insicurezza e insoddisfazione.
Studi (Harter, 1996; Higgins, 1999) dimostrano che un’eccessiva idealizzazione del proprio corpo, unita all’impossibilità di raggiungere standard imposti dalla società e dai media, può portare a un abbassamento dell’autostima e persino a disturbi dell’umore. La percezione del proprio aspetto non è mai neutra: è influenzata dalla cultura, dal gruppo di pari e dalle esperienze personali.
L’importanza del gruppo e il bisogno di appartenenza
In questo periodo, il gruppo dei pari assume un ruolo fondamentale nella formazione dell’identità. L’adolescente si confronta, si identifica, si differenzia. È nel gruppo che si apprendono nuove modalità di relazione e si sperimentano emozioni intense. Il bisogno di affiliazione si trasforma progressivamente in bisogno di appartenenza, che a sua volta modella scelte, valori e autopercezione.
Adolescenza e labiopalatoschisi: un riflesso amplificato
Ma cosa succede quando un adolescente porta con sé una caratteristica visibile che lo distingue dagli altri, come la labiopalatoschisi o un’altra malformazione craniofacciale? Il confronto con il gruppo diventa più complesso e lo specchio restituisce un’immagine che può risultare difficile da accettare.

Le difficoltà linguistiche e le cicatrici possono diventare fonte di disagio, generando sentimenti di imbarazzo e frustrazione. Alcuni studi (Brand et al., 2007; Hunt et al., 2006) evidenziano che gli adolescenti con labiopalatoschisi riportano maggiori difficoltà nelle nuove relazioni, pur trovando sostegno nella famiglia e negli amici più stretti. Tuttavia, altre ricerche (Gussy & Kilpatrick, 2006; Persson et al., 2002) suggeriscono che questi ragazzi possono sviluppare un’autostima solida e una percezione di sé paragonabile, se non migliore, a quella dei coetanei.
Come costruire un’identità solida in adolescenza
L’adolescenza è una fase delicata, ma anche ricca di opportunità. Per favorire una crescita armoniosa, è fondamentale creare un ambiente di supporto, dove l’adolescente si senta accolto e valorizzato. La famiglia gioca un ruolo essenziale nel fornire sicurezza emotiva e sostegno, senza imporre modelli rigidi o aspettative irrealistiche.
L’accettazione del proprio corpo e della propria identità passa attraverso tre elementi chiave:
– Il sostegno familiare, che aiuta l’adolescente a costruire un’immagine di sé positiva e resiliente.
– Il confronto con il gruppo dei pari, che permette di sviluppare competenze sociali e di sentirsi parte di una comunità.
– L’autenticazione personale, ovvero la capacità di riconoscere il proprio valore al di là dell’aspetto fisico.
Conclusione
L’adolescenza è una fase di cambiamento, di sperimentazione e di crescita. Ogni giovane affronta il proprio viaggio con risorse e difficoltà diverse, ma il comune denominatore rimane la ricerca di un equilibrio tra il Sé reale e il Sé ideale.
Per chi vive questa fase con una condizione visibile come la labiopalatoschisi, le sfide possono essere maggiori, ma con il giusto supporto e una rete di relazioni positive, è possibile costruire un’identità forte e autentica.
Guardarsi allo specchio in adolescenza significa molto più che vedere un riflesso: significa cercare chi si è, chi si vuole diventare e imparare ad accettarsi con tutte le proprie sfumature.
Dot.sa Alessia Amatore
Psicologa, Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale